trabocco.
un abbraccio tra mare e terra
simbolo della costa adriatica abruzzese, grazie al suo legame indissolubile con la nostra terra. ci racconta momenti unici come quelli trascorsi in riva al mare, sia esso mosso o lievemente accarezzato da una brezza, che trasporta fino a noi il suo profumo e la sua leggerezza.
«La macchina pareva di vivere di una vita propria, aveva un’aria e un’effige di corpo animato.»
G. D’Annunzio, Trionfo della morte, 1894
Il termine «Trabocco» deriva da quello della rete, ossia da trabocchetto, ovvero ‘trappola’, dovuto al tipo di pesca.
Il trabocco è un’antica macchina da pesca, tipica dell’area abruzzese e tutelata come patrimonio monumentale nella Costa dei Trabocchi. Simile ad una palafitta sul mare, è caratterizzato da una fitta ramificazione in legno di pino d’Aleppo (legno di Acacia), resistente alla salsedine, tale da assomigliare ad una vera e propria creatura marina. Il termine «Trabocco» deriva da quello della rete, ossia da trabocchetto, ovvero ‘trappola’, dovuto al tipo di pesca. Posizionato là dove il mare presenta una profondità adeguata, è costruito a ridosso di punte rocciose per poter sfruttare favorevolmente le correnti. È formato da una passerella e un corpo centrale dal quale si estendono due bracci di legno detti “antenne” ai quali è agganciata una rete a maglie strette che viene calata e issata attraverso degli argani. Il pescatore, sempre all’erta, intercettava i banchi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa. Dopodiché immergeva la rete e la tirava su con il “bottino”. Alcuni storici propongono l’origine del Trabocco all’epoca dei Fenici, altri l’attribuiscono all’insediamento di famiglie Ebree nel litorale adriatico, intorno alla fine del XVIII secolo. Di certo quella più attendibile fonda la nascita dei trabocchi nel 1700 circa, quando, in seguito a grande opera di disboscamento delle coste teatine per far posto alle coltivazioni. La gran parte degli abitanti dei villaggi costieri era fatta da agricoltori che avendo paura del mare aperto, per necessità, costruirono i trabocchi e iniziarono a dedicarsi alla pesca eliminando le incognite legate all’uso della barca. Nel tempo i trabocchi hanno avuto una funzione economica, che nei secoli scorsi ne faceva principale fonte di sostentamento di intere famiglie, conquistando, successivamente, il ruolo di simbolo culturale e di attrattiva turistica.